Come si fa un buon film d’animazione? La parola ai giudici del Sardinia Film Festival
Manca pochissimo e scopriremo insieme chi saranno i vincitori del Sardinia Film Festival, in corso al Cityplex Cinema Moderno di Sassari in questi giorni, fino all’8 dicembre.
Animazioni da tutto il mondo hanno colorato il megaschermo della kermesse, e migliaia di corti hanno concorso in quest’anno speciale.
I premi di gara sono tanti, e pensati per elogiare l’estro e le diverse sensibilità possibili.
Rivediamoli:
– Gran Premio Sardinia Film festival,
– Premio Fabrizio Bellocchio per il contenuto sociale,
– Premio Bruno Bozzetto per il film dalla parte della Natura e degli Animali,
– Premio Osvaldo Cavandoli per il one-man-film,
– Premio Giulio Gianini per l’originalità,
– Premio Manfredo Manfredi per il film che dà spazio al dubbio,
– Premio Fusako Yusaki per il film che ama la sintesi,
– Premio Pino Zac per il film ribelle.
Infine, il Premio Giovani deciso da una Giuria Studenti, coordinata dal docente Stefano Sole e formata da circa settanta giovani provenienti dalle scuole secondarie Castelvì, Figari e Pellegrini di Sassari e Gramsci di Olbia.
Un ampio ventaglio a premiare l’espressività di questi corti animati insomma, ma a chi spetta l’onere della scelta?
Alla nostra super giuria!
Ve l’abbiamo presentata sui social, e ora abbiamo rivolto loro un ampio quesito: come si realizza un ottimo film d’animazione? Qual è l’ingrediente segreto, magico, irrinunciabile, di un cartoon che punti alla vittoria?
Secondo il Presidente di giuria, il due volte David di Donatello Roberto Perpignani,
<<deve avere la magia, la fantasia, ciò che non si può raccontare con l’immagine realista, i sentimenti allo stato puro. A me interessa l’animazione, il disegno narrativo, il fumetto.
La narrazione non convenzionale.
Sto dedicando tutto me stesso a questo ruolo (di presidente della giuria Sardinia Film Festival, ndr) incarico che ho accettato con sorpresa su invito di un caro amico come Luca Raffaelli; e mi piace molto, mi diverte.
Io ho studiato pittura, poi sono passato al cinema. E quindi penso che sia bello rimettere tutto insieme, fare un misto d’arte, unire il tutto.
Obiettivo insomma, arrivare dritti alle emozioni, perché ci dobbiamo alimentare di cose belle. Ne abbiamo bisogno.>>
Ci ha fatto emozionare il Presidente, e sul fronte sensazioni è d’accordo anche Angela Conigliaro, regista, sceneggiatrice ed illustratrice, entusiasta di un Festival finalmente dal vivo, perché lo streaming davvero non bastava più.
<<Non ho aspettative perchè mi piace scoprire tutto, sia ciò che mi piace e sia che no. Mi piace stupirmi. Per me, bisogna “andare di pancia”.
I corti sono libertà assoluta, e se lo sai fare bene riesci davvero a toccare tutti, se sai cosa dire e hai un’idea di come dirlo, arriva tutto; è come fare una poesia.>>
Splendida, ci dice che il profumo dei popcorn è stato il benvenuto più emozionante, e noi siamo assolutamente d’accordo.
Però attenzione a non tralasciare la struttura. Damián Perea, regista e fondatore del festival cinematografico Animayo, ci ha ricordato che l’ingrediente magico, di questo cibo meraviglioso che è l’animazione, è la sceneggiatura.
La storia è per lui fondamentale per valutare la buona riuscita di un cartoon. E non solo, perché il piatto è composto da vari ingredienti:
<<Uno script davvero ottimo, una storia intensa, profonda. Lo scopo, di un’animazione. Poi, ovviamente, un’eccellente esecuzione, che è quanto differenzia un buon film d’animazione da un buon film con attori.
Serve davvero ottima capacità tecnica per illustrare, animare, montare una storia animata. L’animazione richiede un ulteriore sforzo, e per me è fondamentale che ci siano tutti questi elementi. E quindi… sono felicissimo di essere qui.>>
Vi è chiara la ricetta quindi?
Salvatela per l’anno prossimo, e ora attendiamo i vincitori!
Li scopriremo insieme a voi, l’8 dicembre al Cityplex Cinema Moderno di Sassari.
Ingresso libero e gratuito, previa Certificazione COVID-19.