Inizia dal Vietnam il viaggio fantastico intorno al mondo del Bosa Animation Awards. Tocca, infatti, a”Gyros Dance” di Piotr Loc Hoang Ngoc inaugurare le proiezioni, oggi, giovedì 1 settembre, alle 20.30 in via Corte Intro. Prende così ufficialmente il via la seconda edizione del premio internazionale per cortometraggi d’animazione, organizzato dal Comune di Bosa e dal Cineclub Sassari, come sezione del Sardinia Film Festival.
Quest’anno i lavori in concorso sono diciotto: nove in visione il primo giorno, gli altri nove venerdì.“Gyros Dance”, in apertura del primo gruppo, è la storia di una coppia. Lui è un kebabbaro tutto casa, lavoro e religione. Lei vorrebbe partecipare a un talent show. Resta da vedere come, e se, le loro opposte visioni della vita riusciranno a conciliarsi.
Tra le animazioni selezionate giovedì ci sono proposte adatte a diverse fasce d’età. Compresi i bambini, che si divertiranno molto con due cortometraggi. Il primo è “Björnulf” di Tom Girardot (Francia): ambientato ai tempi di Gugliemo il Conquistatore, ha per protagonista un eroe costretto a combattere contro un gigante che vorrebbe rubare tutto l’idromele di un villaggio. L’altro è il messicano “Los ases del corral”di Irving Sevilla e Manuel Báez, e racconta di un pulcino che vuole un jukebox mentre suo nonno è deciso ad assumere, nel suo saloon, un musicista in carne e ossa. Anche “Kong Fu” (Francia) di Samuel Smith, con il suo scimmiotto spericolato appassionato di arti marziali, piacerà molto ai più piccoli.
Poi arrivano tre animazioni più surreali, costruite con immagini e situazioni simboliche. “Golden shot” di Gökalp Gönen, per esempio, viene dalla Turchia ed è il sogno di alcuni proiettori e di altri macchinari arrugginiti che fantasticano di raggiungere il cielo. Ilenia Locci, l’unica italiana in concorso, nella stop motion “The spectrum of the mind” segue la metamorfosi di Ann, una pittrice che dipinge solo monotoni paesaggi, finché un giorno un evento inaspettato le fa cambiare prospettiva. È pieno di mistero anche l’affascinante “Däwit” (Germania) di David Jansen, realizzato con una serie di disegni ottenuti da incisioni su legno, che ha per protagonisti un uomo, un gatto e un angelo.
Si chiude con “The cabinet decision” (Israele) di Mayan Engelman, una metafora inquietante sui destini intrecciati di israeliani e palestinesi, e “En vuelo” (Colombia), girato in parte con il rotoscopio, che racconta, attraverso la vicenda di una famiglia, la storia di milioni di campesinos costretti, negli ultimi cinquant’anni, a lasciare le loro terre a causa dei conflitti tra il governo, i guerriglieri delle Farc e bande di criminali e narcotrafficanti.
La prima giornata del Bosa Animation Awards si chiude con due spettacoli del Festival della Resilienza, inseriti nel calendario di eventi programmato dall’amministrazione comunale: “Resilia” della compagnia di danza e fotografia Prendashanseaux, e il saggio teatrale “Esodo”, a cura di Valentino Mannias.