Una mano traccia i contorni di un disegno che pian piano prende forma e movimento, fino a diventare animato. Il pubblico numeroso osserva con attenzione il maxischermo, e interroga in diretta l’autore di questa arte stupefacente. La mano dall’abilità fuori dal comune è di Giacomo Giuriato dello Studio Croma di Bologna che, con la masterclass “Animation Discovery”, ha anticipato le proiezioni delle opere in concorso al Bosa Animation Awards durante la serata d’apertura.
Giuriato ha mostrato al pubblico la prima fase della realizzazione di un personaggio animato. Ma questa è solo la prima parte di un percorso che coinvolgerà gli appassionati per le tre giornate della kermesse, e infine sabato si potrà visionare il lavoro ultimato.
Sul palco della suggestiva corte interna dell’ex convento in Piazza del Carmine, a introdurre le opere in concorso, in questa sezione speciale del Sardinia Film Festival, sono stati il direttore artistico Carlo Dessi, presidente del Cineclub Sassari, assieme al sindaco di Bosa, Luigi Mastino.
Tredici i lavori internazionali proiettati, provenienti da diversi angoli del globo tra cui Spagna, Portogallo, Iran, Uzbekistan, Cina, Usa. Le stesse opere saranno riproposte oggi alle 18.30, al primo piano dei locali in piazza del Carmine, mentre le altre dodici in concorso saranno proiettate in prima visione alle 21.
Ma ad aprire il ricco calendario di ieri, già nel pomeriggio, è stata Michela Anedda, animatrice di Villacidro, che in questi giorni sta conducendo il laboratorio “Stop and Motion” per insegnare ai bambini alcune tecniche ispirate agli effetti speciali degli albori del cinema, quello di Georges Méliès. Il risultato di questo lavoro sarà proiettato nella serata conclusiva (sabato 2 agosto).
Gradito ospite della serata è stato Antonio Lucchi, fumettista sassarese che da diversi anni collabora con la casa editrice Bonelli (la stessa di Tex e Dylan Dog), in un incontro dibattito moderato dallo sceneggiatore Emiliano Longobardi. Lucchi è un esempio significativo per i sardi che volessero avvicinarsi al mondo del fumetto, essendo riuscito a fare di questa passione una professione ai massimi livelli.
Tutto è iniziato grazie ad alcuni disegni postati su facebook e notati da Paolo D’Orazio, fondatore della rivista “Splatter” che lo ha scritturato per due numeri. «Vuoi che la tua identità venga fuori in ciò che crei e col tempo mi sono accorto che è una cosa che viene spontanea». Lucchi, grazie alla tecnologia, dopo varie esperienze nelle più grandi città italiane ha potuto fare rientro a Sassari, ed in questo senso è un esempio di un’emigrazione di ritorno che solo quindici anni fa sarebbe stata impensabile nel settore.
I vincitori del Bosa Animation Awards saranno premiati domani sera sul palco di Piazza del Carmine.