La Sardegna del cinema d’animazione: i titoli da vedere assolutamente.
Il Premio Sardinia Film Festival accoglie cortometraggi animati da tutto il mondo, e si è posto l’obiettivo di essere evento contenitore d’incontro e comunicazione tra culture e stili d’animazione diversi.
Non vogliamo però trascurare il fermento presente nella nostra isola, e l’entusiasmo di tanti cineasti ed illustratori che lavorano e sognano nel settore dei cartoons e animation.
Perciò ecco qualche titolo che vale assolutamente la pena di recuperare.
Negli ultimi anni abbiamo goduto di proiezioni interessanti, come Cogas della giovane Michela Anedda. Il corto, in un’eccezionale stop-motion, e realizzato anche grazie al crowdfunding, ha portato la Sardegna in giro per i festival nel mondo grazie al personaggio di una coga, una vecchia strega vampira dell’immaginario sardo.
Un mix irresistibile di horror e fiaba, che ha affascinato e incuriosito il pubblico.
O ancora, Bella di Notte del cagliaritano Paolo Zucca.
Giunto nella rosa per il David di Donatello, questo short-film di produzione ISRE racconta della figura dell’Accabadora nella cultura sarda, indagando il sentimento sociale e le emozioni che ne circondano l’aura.
Nelle produzioni più recenti invece, Il mio cane si chiama Vento, del regista oristanese Peter Marcias, prodotto dalla Fondazione Sardegna Film Commission e dalla Capetown di Camillo Esposito.
Questo cortometraggio, disegnato da Riccardo Atzeni e sceneggiato da Marco Porru, racconta di Andrea, un bimbo che ha perso da poco il suo amato cagnolino; inconsolabile, pensa che nulla potrà sostituire il suo speciale amico. Ma dovrà ricredersi!
Questo film vuole instillare anche una coscienza ecologista nei piccoli spettatori, raccontando in sordina i danni che l’uomo reca all’ambiente, e che in natura nulla davvero si distrugge.
Anche a questo si deve il grande successo di quest’opera, arrivata in tantissimi festival dedicati ai bambini, fino a Mumbai e New York.
Nel 2020 è uscito anche L’ultimo Mamuthone, corto animato prodotto grazie al progetto europeo Culture Lab. Scritto e diretto da Gianluca Medas, già noto narratore di storie e antica tradizione sarda, stavolta alle prese con la figura del Mamuthone.
Attraverso le avventure del piccolo Damiano, si rivolge ai bambini (e non solo) per spronarli ad avere coraggio ed investigare le cose fino a comprenderle e non averne più paura.
Sempre in tema di paure, il 2021 ci ha regalato il corto S’Ammutadori, firmato dalla giovane oristanese Francesca Floris.
L’opera ruota attorno una tenebrosa figura degli incubi del folklore sardo, che metterà le protagoniste ad affrontare i propri incubi. Un insegnamento importante.
Ma non solo elementi dalla rinomata mitologia sarda: ci fa anche dono di una minuziosa narrazione della sua quotidianità, curata nei dettagli d’arredo e di contorno di questo gioiello della bravissima Floris. Dopo aver collaborato a produzione di grande rilievo, come la serie The New Pope, o al fianco di Bonifacio Angius in Ovunque Proteggimi, questo è il suo esordio all’animazione realizzato nel laboratorio NAS (Nuova Animazione in Sardegna) per la Sardegna Film Commission.
Per il futuro, c’è attesa per Un viaggio a Teulada, che dovrebbe arrivare nelle sale nella primavera del 2023. Il film, con Nicola Contini alla regia, disegnato sempre da Riccardo Atzeni e prodotto dalla Mommotty e Isla Production, è una finestra sulla situazione della Sardegna militarizzata.
Racconta del più grande poligono militare d’Europa, quello di Teulada appunto, attraverso gli occhi di Assunta, l’anziana protagonista. Poetico, ma saprà farsi sentire. D’altronde ha già vinto un premio al Festival internazionale del film d’animazione di Annecy.
E non è tutto: pare che anche Netflix stia facendo un pensierino sulla Sardegna.
C’è un progetto per realizzare un lungometraggio animato, e bisogna iniziare a raccogliere le idee per parlare della nostra isola, a quanto ha rivelato la presidente di Cartoon Italia, Anne Sophie Vanhollebeke.
Insomma, l’animazione non si ferma mai, e allora seguitela con noi!
Sardinia Film Festival 2021, dal 3 all’8 dicembre al Cityplex Moderno di Sassari.
ph. Il mio cane si chiama Vento di Peter Marcias